Lo suggerisce un'analisi del Tongji Medical College (Cina), pubblicato su Acta Obstetricia et Gynecologica Scandinavica
Il consumo di caffeina non sembra ridurre le probabilità di successo dei trattamenti per la fertilità nelle donne, mentre occorre fare attenzione al consumo di alcol, che diminuisce le possibilità di avere un figlio anche quando a bere, nelle coppia, è l'uomo. Lo suggerisce un'analisi del Tongji Medical College (Cina), pubblicato su Acta Obstetricia et Gynecologica Scandinavica, che ha preso in considerazione i risultati di 7 studi sul consumo di caffeina e di 9 studi sul consumo di alcol, per un totale di 26.922 donne (e partner) che hanno fatto ricorso ai trattamenti per la fertilità. "Le coppie dovrebbero essere consapevoli che alcuni fattori modificabili del loro stile di vita, come il consumo di alcol, possono influenzare i risultati del trattamento. Ma quanto questi fattori influiscano sul sistema riproduttivo deve essere ancora approfondito", ha affermato Yufeng Li, tra gli autori dello studio.
Greco (S.I.d.R.): “Estendere PMA anche a donne single se separate o con partner deceduto”. Gallo (Ass. Coscioni): "Il contenuto rispecchia il documento su cui ha già lavorato il precedente Governo"
Lo studio Positive ha dimostrato che interrompere la terapia ormonale per 2 anni non aumenta il rischio di recidiva: il 74% delle donne ha avuto una gravidanza e il 64% l'ha portata a termine
L'obiettivo è aiutare le donne ad affrontare il momento delicato del post partum
Laiga: "Se si vuole dare un concreto aiuto alla maternità dopo la nascita, sarebbe più sensato investire tali soldi per rimediare ai gravi tagli al personale sanitario degli ultimi anni"
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Il ginecologo e il medico di medicina generale importanti punti di riferimento da cui le donne desiderano ricevere informazioni
Pubblicate sull’European Journal of Cancer le raccomandazioni stilate da esperti provenienti da 5 continenti e da società scientifiche internazionali
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Di natura infiammatoria cronica e progressiva, è provocata da un “corto circuito” del sistema immunitario. Interessa l’esofago causandone il restringimento. La sua principale conseguenza è che diventa difficile, a volte impossibile, la deglutizione
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